sabato 21 giugno 2008

Errori maturità: il ministro Gelmini dimissiona l'ispettore responsabile

Dopo le dichiarazioni dl ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca Mariastella Gelmini, che riferendosi agli errori riscontrati nelle tracce proposte per le prove scritte degli esami di maturità in corso ha detto " è necessario chiedere scusa agli studenti " sorgono alcune riflessioni.
«Quello che è successo nella prova di italiano di mercoledì e anche in altre prove nella giornata di ieri non è scusabile ed è inaccettabile». Ma la giornata che ha visto altre segnalazioni di errori nelle tracce della seconda prova scritta dopo la gaffe d'esordio sui versi di Montale, "misfatto" che non è rimasto impunito.
Infatti il ministro ha silurato l'ispettrice Caterina Petruzzi, responsabile del team che elabora le prove d'esame. Al suo posto Gelmini – è scritto nel comunicato diffuso da Viale Trastevere – ha nominato Luciano Favini nuovo presidente della struttura tecnica per gli esami di Stato.
Il testo del dimissionamento si conclude con i ringraziamenti del ministro all'ispettrice Petruzzi «per aver svolto per tanti anni con grande passione, dedizione e professionalità la sua funzione». Il ministro sottolinea anche che «è necessario e urgente rivedere la procedura per la formulazione delle tracce d'esame, che oggi appare troppo burocratico e inadeguato».
Per quanto riguarda eri, il primo errore è stato rilevato nella prova scritta riservata agli Istituti tecnici per il turismo: il testo dell'esame d'inglese si sarebbe dimostrato frutto di una traduzione affrettata secondo alcuni addirittura estratta da un sito internet e comunque poco corretta.
Anche nella prova di greco al classico non è andata meglio, ci sarebbe stato un problema nel testo Luciano di Samosata («Il codice etico per lo storico», tratto da Come si deve scrivere la storia). Nel testo è stata riscontrata la mancanza di una parola determinante ai fini della traduzione e della comprensione generale del brano. Ma Luciano Canfora, filologo classico, storico e tra i maggiori studiosi mondiali dell'antichità greca e romana, ha preferito minimizzare l'errore, poiché sarebbe «normale nella scuola far tagli per abbreviare i testi da far tradurre agli studenti. L'importante è che questo non alteri il senso», ha detto l'esperto.

Intanto, oggi per gli studenti scatta il week-end che permetterà di riprendere fiato.

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